
- Comune
Via Vittorio Veneto, 22
31023 Resana (TV)
T. 0423 480 264
Altitudine: 31 m s.l.m.
Superficie: 24,89 km²
Abitanti: 9.500
Gemellata con Montville, Francia
Resana, assieme alle due frazioni Castelminio e San Marco, costituisce ancor oggi la porta di accesso all’area padovana. Le motte furono i luoghi prescelti per l’insediamento di gruppi umani fin dall’epoca paleoveneta. Da segnalare l’antico insediamento delle Motte di Castelminio. Si tratta di un rilievo in terra composto da un alto tumolo e da un terrapieno a ferro di cavallo, resti di un castello medievale dei Tempesta, distrutto, secondo la tradizione storica, nel 1325. Ritrovato un nucleo di reperti ceramici e una macina in porfido attribuibili all’età del Bronzo Medio-Recente. È di epoca romana l’importante asse viario costituito dalla strada consolare Aurelia che collegava l’antica Patavium (Padova) con Acelum (Asolo). Della strada romana persistono ancora in Resana brevi tratti di ciottolato (via Antica Loreggia). A partire dall’XI secolo le “ville” (termine con cui si indicavano i paesi di allora) di Resana e Brusaporco sono più volte citate in documenti vescovili. Interessante è un elemento contenuto nella bolla papale del 1152, dalla quale emerge che il Vescovo di Treviso possedeva il Castrum de Resana, ossia il Castello, il villaggio e tutte le adiacenze.
La Chiesa Parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo, fu eretta nella metà del secolo XVIII su disegno di Giorgio Massari. Da segnalare Villa Loredan-Morosini, ora casa dominicale della famiglia Di Broglio, considerevole edificio di stile veneziano.
Nelle epoche seguenti si confermò per Resana la peculiarietà di paese a vocazione agricola. Diventò Comune, appartenente al mandamento di Castelfranco, con decreto napoleonico del 22 dicembre 1807.
Nel novembre 1908 venne inaugurata la linea ferroviaria Venezia Bassano, con stazione anche a Resana, iniziativa favorita dal nobile Ernesto di Broglio, allora ministro del Regno, assieme al Wollemborg.
Di grande interesse sono anche i numerosi rustici, testimonianza di antiche tradizioni. Un secondo elemento che caratterizza la vita e il paesaggio di Resana è la presenza delle acque e del bosco: la fascia settentrionale del paese costituisce il cuore della zona delle risorgive. Qui trovano origine i vari corsi d’acqua, e tra tutti il Dese e il Marzenego.
UN ALTRO FIUME TI RACCONTO
SUI SENTIERI DEGLI EZZELINI
> Resena
Menengo e il nonno sorpresi da un acquazzone decidono di allungare il tragitto e trovare riparo nel granaio degli zii a Resana dove verranno coinvolti nella sagra di S. Bortolo.
> Rustico Caon
LUNGO IL MUSON E IL LASTEGO
SUI SENTIERI DEGLI EZZELINI
COSA VEDERE
> Percorsi a sud di Resana, lungo il Muson in direzione Camposampiero e Padova, il Sentiero degli Ezzelini prende il nome di Sentiero di S.Antonio. Ad est si segnala la rete ciclo-pedonale denominata ‘GiraSile, La GreenWay del Parco del Sile’. Suggestive sono le sorgenti del Sile (fontanassi). Sono localizzate tra Vedelago, Resana e Piombino Dese, a pochissima distanza dalle risorgive del fiume Zero e, dopo aver attraversato la città di Treviso, il fiume dirige alla laguna a Portegrandi di Quarto d’Altino (Venezia).
> Festività Tre sono le principali sagre popolari a Resana: ad Aprile si festeggia la festa del bruscandolo di San Marco. In questo luogo, nei mesi di dicembre e gennaio, viene allestita la mostra internazionale di presepi. Ad agosto a Resana si celebra il Patrono San Bartolomeo e a settembre, a Castelminio, si festeggiano i Santi Vittore e Corona con la “Festa dea poenta”